Un terremoto scuote il bellunese per un’esercitazione

BELLUNO – Sono le 8.55 di giovedi 27 maggio quando una scossa di terremoto scuote la trevigiana e il vicino bellunese. L’epicentro viene registrato dai sismografi a Caneva, in provincia di Pordenone, andando ad interessare 24 comuni veneti, di cui 2 bellunesi.

Bastano pochi minuti e la regione Veneto attiva immediatamente il CO.R.EM (Comando Regionale Emergenze), mentre nel vicino aeroporto di Belluno, la Prefettura e il funzionario di Protezione Civile della Provincia di Belluno, Carlo Zampieri, aprono le porte del C.C.S. (Centro Coordinamento Soccorsi).

Successivamente viene attivato anche il RadioClub Belluno N.O.R.E., dove il coordinatore Luca Salvador comunica  ai propri soci la richiesta di disponibilità per intervenire con ritrovo presso l’hangar dell’associazione a Belluno.

«In queste situazioni non c’è tempo da perdere – commenta Salvador –, perché ogni minuto può essere fondamentale per un qualsiasi intervento. Con la richiesta di attivazione da parte della Regione, noi riusciamo ad essere operativi nel giro di pochi minuti, in quanto i nostri associati sono sempre pronti e i nostri mezzi e l’attrezzatura disponibile all’uso. Ecco perché abbiamo personale volontario che settimanalmente dedica il proprio tempo libero alle verifiche funzionali e alla manutenzione delle nostre dotazioni, siano esse radio, gruppi elettrogeni, carrelli oppure automezzi attrezzati al dettaglio per intervenire in qualsiasi situazione».

Con la partenza dei mezzi del Nucleo Operativo Radio Emergenze (N.O.R.E.), vengono attivati anche i rispettivi C.O.C. (Centro Operativo Comunale) dei comuni interessati dall’attività sismica: Alpago e Tambre.

«Con l’applicazione del nostro Piano Operativo del RadioClub Belluno, abbiamo attivato la Fase d’Allarme 3 – spiega il coordinatore Salvador – andando ad inserire nel portale regionale di Protezione Civile le squadre e i rispettivi mezzi utilizzati. Al C.C.S. di Belluno abbiamo posizionato la nostra sala operativa mobile “Sprinter”, attrezzata con le stazioni 27 Mhz, 43 Mhz, Banda Civile e stazioni Hf – Vhf – Uhf. Mentre nei C.O.C. in Alpago e Tambre abbiamo posizionato due LandRover Defender 4×4 muniti di stazioni 27 Mhz, 43 Mhz, Banda Civile e stazioni Vhf – Uhf. Abbiamo testato le apparecchiature inerenti le telecomunicazioni, quindi sono state effettuate delle prove sia con i nostri apparati mobili, che con le stazioni installate presso i singoli Centri Operativi Comunali.»

L’attivazione regionale F7 fa riferimento al metodo Augustus, che è uno strumento di riferimento per la pianificazione nel campo delle emergenze utilizzato dal Dipartimento della Protezione Civile della Repubblica Italiana.

Fortunatamente si è trattata solamente di un’esercitazione, quindi nessun danno a strutture e tanto meno civili coinvolti. Bensì parliamo della conclusione di un progetto denominato “Armonie – Rete di monitoraggio accelerometrico in tempo reale di siti ed edifici in Italia e Austria”. Un unico obiettivo finale: lo sviluppo di protocolli comuni e strumenti per le sale operative di protezione civile e la definizione di piani coordinati  e sistemi per interventi in emergenza.